TRACCIABILITÀ DI FILIERA
La tracciabilità, nella filiera dell’olio di oliva, permette di ricostruire la storia di un prodotto in tutte le sue fasi: dall’oliva alla molitura, dalla conservazione al confezionamento finale.
La tracciabilità di filiera permette di:
DOP e IGP
Istituiti dalla comunità europea con il reg. Ce 510/06, i marchi d.o.p. (denominazione di origine protetta) e i.g.p. (indicazione geografica protetta) tutelano i prodotti agro-alimentari le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dall’ambiente geografico.
Affinché un prodotto sia riconosciuto come dop è necessario che le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione avvengano in una determinata zona geografica e che siano rispettate le rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione. Affinché un prodotto sia riconosciuto come igp è necessario che almeno una fase del processo produttivo avvenga in una particolare area.
BIOLOGICO
L’agricoltura biologica è la pratica agricola che impiega solo sostanze naturali e vieta l’utilizzo di prodotti chimici (pesticidi, fertilizzanti e coloranti). Le tecniche di coltivazione rispettose dell’ambiente sono le uniche ammesse.
Per rendere fertili i terreni si ricorre alla rotazione delle colture, si utilizzano concimi organici e minerali naturali, mentre, per difendere le coltivazioni dai parassiti, si adottano prodotti e tecniche a impatto zero. Il processo produttivo biologico è certificato attraverso un sistema di controlli, riconosciuto a livello europeo, che consente di etichettare i prodotti con la dicitura “da agricoltura biologica”. Affinché un prodotto riporti tale dicitura, è necessario che la percentuale di ingredienti “bio” sia tra il 95% e il 100% e che il restante 5% provenga da sostanze permesse.
IOO% QUALITÀ ITALIANA
Ioo% qualità italiana è la certificazione dell’olio extra vergine di oliva di sicura provenienza italiana, tracciato dal sistema unaprol.
Il marchio certifica la provenienza italiana del prodotto, dalla materia prima al confezionamento, parametri analitici e sensoriali più restrittivi di quelli indicati dall’attuale norma vigente (reg. Cee 2568/91 e ss. Mm.) Ed è prodotto nel rispetto dell’ambiente secondo specifiche procedure di produzione, trasformazione e conservazione descritte nel disciplinare.