Etichettatura: su olio di oliva UE non sbaglia se sceglie orientamento italiano

27 Novembre 2013

scaffaleRoma – “Bene l’etichetta più trasparente e le norme che assicurano una migliore informazione del consumatore ma non bisogna abbassare la guardia perché questo di Bruxelles rappresenta solo un altro passo in avanti verso la strada della trasparenza del mercato, ma non basta”. Lo afferma Massimo Gargano presidente di Unaprol – consorzio olivicolo italiano che commenta con soddisfazione il via libera del Comitato di gestione OCM unica riunitosi ieri a Bruxelles sulle modifiche al regolamento europeo n. 29/2012, relativo alle norme di commercializzazione e all’etichettatura dell’olio di oliva. Bruxelles ha deciso che le informazioni riguardanti le caratteristiche e la provenienza dell’olio d’oliva dovranno essere riportate obbligatoriamente nello stesso campo visivo principale e in un corpo di testo omogeneo, utilizzando caratteri di dimensioni già fissati dal regolamento (CE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

L’Europa – ha aggiunto Gargano – ha deciso ancora una volta di scegliere la posizione più avanzata dell’Italia in tema di trasparenza e di migliore informazione al consumatore finale. Ciò dimostra – ha poi concluso che il nostro Paese e la stessa legge Mongiello sono sempre stati in buona fede e sulla strada giusta perché avevano già previsto quello che solo ieri il comitato di Gestione ha deliberato, anche se solo in parte rispetto alle richieste del nostro Paese”.

Le nuove norme precisa Unaprol entreranno in vigore dal prossimo 13 dicembre 2014 in coincidenza al regolamento 1168/2011. Unanime, intanto, la posizione di Unaprol con quella espressa dal ministro on. Nunzia De Girolamo di proseguire in ambito COI, Il consiglio oleicolo internazionale, l’armonizzazione delle norme che riguardano il settore, soprattutto quelle in tema di chimica oleicola.